Peste suina e aviaria: Agrinsieme, accelerare ristori e riaprire impianti

Le richieste del coordinamento in audizione alla Comagri di Camera e Senato
Peste suina e influenza aviaria sono stati i temi su cui Agrinsieme è intervenuta nelle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera. Il Coordinamento, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, condivide la scelta del Mipaaf di nominare un Commissario straordinario per contrastare la diffusione della Psa, ma a tale figura si dovrà garantire libertà decisionale e una disponibilità finanziaria adeguate al compito.
È inoltre fondamentale, evidenzia Agrinsieme, accelerare sulla distribuzione del fondo da 50 milioni di euro previsto dal decreto Sostegni ter, di cui 15 milioni andranno agli interventi di biosicurezza. I restanti 35 milioni sono destinati al sostegno della filiera suinicola. Il Coordinamento ritiene che tali risorse debbano essere assegnate a partire dagli allevamenti più vicini alle zone infette.
Il Coordinamento chiede anche la modifica di alcuni interventi per la biosicurezza negli allevamenti che si trovano nelle aree interessate. In particolare, occorre ridimensionare l’ambito di azione del provvedimento sanitario alle sole aziende rientranti in un raggio ridotto rispetto a quanto previsto dalle attuali disposizioni. L’obbligo di installazione delle recinzioni, infatti, attualmente è esteso indiscriminatamente a tutti gli allevatori delle regioni confinanti con l’area infetta.
Sul fronte dell’influenza aviaria, le questioni aperte sono molte, a partire dall’avvio del fondo di 30 milioni previsto dalla legge di Bilancio per la filiera avicunicola, ancora in attesa del decreto attuativo. A riguardo, il Mipaaf ha annunciato che presenterà una bozza il prossimo 11 marzo. Come già stabilito, le risorse verranno utilizzate per anticipare parte degli indennizzi relativi ai danni indiretti, per i quali verrà chiesto un rimborso a Bruxelles.